Se c’è una cosa che mi affascina della rete sono i fili che legano tra loro idee e strumenti in una trama circolare dove le cose ritornano, si reinventano e si arricchiscono nel tempo.
Così, mentre questo movimento mi riporta ai filosofi greci del nulla si distrugge tutto si trasforma, la mia ricerca di oggi mi porta alla memoria il ricordo di un web dove l’unico “social network” era IRC: qui i cui canali di discussione, precursori di una convenzione che oggi consideriamo familiare, venivano denominati con il simbolo del cancelletto (#).
Forse non hai attraversato questa era geologica del web (e starai scoprendo che valijolie è anche un po’ nerd), ma potrai comunque cogliere l’aspetto affascinante della rete, dove molte cose non sono sempre invenzioni geniali, ma contaminazioni e rielaborazioni che si modellano sulle esigenze del tempo e degli strumenti.
È il caso del simbolo hash, in inglese, e di come il suo percorso, partendo dalla tematizzazione dei canali di una delle prime social-chat, sia arrivato alla tematizzazione dei messaggi di Twitter, fino alla sua fuoriuscita dalla piattaforma in senso stretto (ovvero dalla scatola che l’ha creato) per diventare codice comunicativo contemporaneo di uso comune, applicato in molteplici contesti e forme di linguaggio.
Dal giornalismo (con titoli di copertina fatti con hashtag) alla strada (basti pensare al movimento #occupy) passando per la politica, tutti attingono da un’idea che si rimodella ogni volta.
Twitter Hashtag: dove tutto è cominciato
Se per molti è chiaro ed immediato identificare e comprendere l’uso del # dentro e fuori da Twitter, ciò non vuol dire che lo sia per tutti. Proprio qualche giorno fa, parlando con un’amica di un evento in città il cui nome cominciava con il “cancelletto”, mi chiedeva delucidazioni sul senso.
Da qui nasceva l’idea di questo post: realizzare una breve guida onnicomprensiva agli hashtag su Twitter (e oltre).
Da qualche parte però devo aver lasciato degli indizi, perché mentre ragionavo sull’idea, Twitter stesso mi ha sorpresa, o meglio è stato Riccardo Esposito a sorprendermi con un tweet:
@riccardoe incredibile questo tuo ripescaggio, ma che leggi nel mio excel alla voce “post in fieri”? : O
— Valentina Lepore (@valijolie) 26 marzo 2013
Trovo che la guida di Riccardo sia ancora un’ottimo punto di partenza per familiarizzare ed approcciarsi al tag col cancelletto, oggi diventato strumento indispensabile per marcare semanticamente i tweet rendendoli più significativi e più facili da trovare, e per identificare in maniera univoca temi, tendenze, eventi, e più genericamente, reti di senso.
Ti consiglio di leggerla per conoscerne la storia e muovere i primi passi per utilizzarli e se hai ancora qualche dubbio puoi sempre consultare il supporto ufficiale qui.
Se però, come me, sei curioso e ti sei chiesto cosa ha originato l’idea degli hashtag su Twitter, ho ripescato il primo tweet del suo ideatore @chrismessina
how do you feel about using # (pound) for groups. As in #barcamp [msg]?
— Chris Messina™ (@chrismessina) 23 agosto 2007
Da qui in poi quel piccolo simbolino ha percorso la strada che ti ho raccontato, fino al 2012, anno in cui l’American Dialect Society ha dichiarato “hashtag” parola dell’anno (battendo anche Gangnam Style – per fortuna-) e fino ad oggi, dove per dare una stima del volume, nei soli USA ne vengono utilizzati più di 36563 (fonte: http://wthashtag.com).
Analisi degli hashtag
Gli hashtag sono diventati dunque parte essenziale della comunicazione su Twitter (senza dimenticare che tanti altri social network li hanno integrati nelle loro piattaforme).
Per questo idearli, identificarli, seguirli ed analizzarli è parte integrante dell’attività su Twitter, sia professionale che non.
Per questo motivo – e veniamo così alla parte più operativa di questo articolo- ti voglio consigliare 8 tool per l’analisi degli hashtag che ho testato.
Hashtags.org
Il primo tool te lo consiglia direttamente il centro assistenza di Twitter e si tratta di hashtags.org.
Tramite l’account ufficiale @hashtags e direttamente sul sito organizza e segnala trend mondiali in corso e statistiche in tempo reale.
Perché è utile?
- Puoi ottenere statistiche di un trend nelle ultime 24 ore tra cui: orario di picco, hashtag correlati, utenti più attivi
- Puoi scoprire hashtag nel mondo da utilizzare per seguire le conversazioni o come ispirazione per crearne di nuovi
Contro
- Esiste una versione a pagamento con analisi più dettagliate e per il monitoraggio approfondito di 2 o più hashtag indicati (i costi sono alti)
Sempre simile e a pagamento, ti segnalo anche hashtracking.com, i prezzi sono leggermente più bassi e si può usare una versione prova gratuita per 30 giorni.
Wthashtag.com
wthashtag.com è un tool sviluppato da Hootsuite, che ho citato anche per i dati statistici internazionali. Monitora tutti i trend e restituisce statistiche anche sugli hashtag cercati. Per testarlo ho utilizzato, come nel primo esempio, #invasionidigitali, diffuso in questi giorni, ma purtroppo non ha restituito risultati.
Ho ripiegato dunque su uno in tendenza al momento del test.
Perché è utile?
- Puoi trovare i trend in corso in tempo reale
- Puoi conoscere di un hashtag alcuni dati storici come: definizione, età del primo tweet in cui è stato usato, ultimo tweet, tweet correlati e in tempo reale.
- Puoi trovare statistiche generali sugli hashtag e il loro ranking a livello internazionale e localizzato.
Contro
- Il tool sembra un po’ vecchiotto e non offre statistiche molto dettagliate, anche la rassegna stampa sul sito lo conferma visto che è ferma al 2009/10.
Hashtagify.me
Quasi del tutto gratuito (una parte è a pagamento ma costa solo 5 dollari al mese) è hashtagify.me, le cui analisi si basano su un campione di tweet per ogni hashtag.
Perché è utile?
- Individua gli hashtag correlati (ciascuno con un indice di popolarità), le migliori correlazioni, i top influencer e le varianti (hashtag scritti con piccole variazioni, ad. es singolare e plurale)
Contro
- L’analisi dell’evoluzione nel tempo è disponibile, tramite la funzione Hashtag Intelligence, solo a pagamento
Tweetarchivist
Molto completo e ben fatto, tweetarchivist.com offre una prova gratuita e la possibilità di mantenere aggiornate le statistiche a pagamento.
Perché è utile?
- Puoi avere statistiche con visualizzazioni grafiche molto gradevoli
- Puoi sapere qual è il volume di tweet, anche per hashtag più vecchi di 24 ore
- Puoi conoscere gli utenti top per l’hashtag indicato
- Puoi conoscere gli url più condivisi
- Puoi rintracciare gli hashtag correlati
- Nella versione free dà delle ottime statistiche
Contro
- Come tutti i tool ha una versione a pagamento, in particolare per creare uno storico di queste statistiche
Ritetag
Attualmente ritetag.com è in versione Beta e per questo aperta e gratuita per tutti: c’è una sezione pricing che al momento è vuota, quindi vale la pena utilizzarlo finché è free.
Con Ritetag si possono effettuare analisi multicanale per individuare su ciascun social quali sono gli hashtag più utilizzati per un determinato argomento e quali combinazioni ci possono dare la maggior visibilità.
Perché è utile
- Puoi fare un’analisi della popolarità degli hashtag per un dato argomento
- Puoi trovare gli hashtag più usati in combinazione con il tuo hashtag di ricerca
- Puoi trovare gli account più popolari che utilizzano il tuo hashtag
Contro
- Non è adatto per studiare come si è sviluppato un hashtag nel tempo
Hashonomy
hashonomy.com è un tool di social bookmarking per Twitter che ha la doppia funzione di archiviare hashtag e link ad essi correlati.
Perché è utile?
- Puoi scoprire gli hashtag più popolari
- Per ogni hashtag puoi conoscere tutti i link diffusi
- Per ogni link e hashtag puoi conoscere i tag correlati
- Puoi utilizzarlo, loggandoti, come bookmark per i tuoi link
- Ha una sezione dedicata agli utenti più popolari per un determinato hashtag
Contro
- Non offre statistiche approfondite sull’hashtag e le interazioni
Twazzap
Più che un tool esclusivamente per l’analisi degli hashtag, twazzup.com monitora Twitter in tempo reale. Tramite la ricerca si possono però inserire hashtag e ricavare dati interessanti soprattuto relativi al buzz in real time e alla community che lo genera.
Perché è utile?
- Puoi filtrare i risultati solo in italiano
- Puoi monitorare un hashtag in tempo reale, con gli ultimi tweet e news correlate
- Puoi analizzare la community che parla di un certo tema, i suoi influencer e gli account più attivi
Contro
- Non offre un’analisi dell’evoluzione dell’hashtag perché si concentra sui dati in tempo reale
Topsy
Un classico dalle molteplici funzionalità, topsy.com, è molto efficace sul real time ma riesce a fornire anche uno storico dei tweet per un dato argomento o hashtag.
Perché è utile?
- Trovi tutti i tweet per un hashtag oltre i 30 giorni
- Puoi avere statistiche sull’influenza degli account che hanno usato l’hashtag
- Puoi avere una statistica dello sviluppo delle mention nel tempo
Contro
- Non offre statistiche sull’evoluzione e la vita dell’hashtag.
Concludo con un dato fondamentale estratto dalla guida di Riccardo: i tweet con hashtag ricevono il doppio dell’engagement rispetto a quelli che non ne hanno.
Un breve sommario dell’articolo lo trovi su Slideshare:
E adesso, sei pronto ad aprire i “cancelletti” di Twitter? 😉
Credits photo: @esthervargasc
Twitter Hashtag: guida ai tool per analizzarli http://t.co/fiRGJg0ZAD via @valijolie | Grazie per il link!
Twitter: Guida ai tool per analizzare gli hashtag http://t.co/LUWB0K9eFd #twitter #smm
Guida agli #Hashtag di Twitter: 8 tool per analizzare trend e discussioni http://t.co/irA3FdJtNZ
Come si analizza un hashtag? Arci guida di @valijolie per orientarsi tra i tool a riguardo: http://t.co/GsuVrAiVHn
Quando mi rt @LettereRete sono felice!”Come si analizza un hashtag?Arci guida di @valijolie per orientarsi tra i tool http://t.co/68p2fSXfIK
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Twitter Hashtag: guida ai tool per analizzarli – Aggiornato il post con la recensione di RiteTag http://t.co/irA3FdJtNZ
Twitter Hashtag: guida ai tool per analizzarli – Aggiornato il post con la recensione di RiteTag http://t.co/irA3FdJtNZ
thanks for featuring the #ritetag site in “Twitter Hashtag: guida ai tool per analizzarli http://t.co/LCXOC30TgV,” @valijolie
Grazie al plugin di @andreapernici http://t.co/uFhyNqI7Ev sul mio blog ci sono anche i commenti di Google+!Fantastici http://t.co/ZUAQLayyVf
@valijolie e mi fai scoprire così quel super post http://t.co/R7Q5tF8v8Y 😀
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[…] su trend, interessi e passioni utilizzando gli #hashtag (se vuoi saperne di più ho creato una miniguida ai tool per gli hashtag, per analizzare quelli che possono essere più utili e importanti per […]
Adesso mi metterò a guardarli, magari non tutti ma sicuramente molti si.
Per essere perfetto ci sarebbe stata bene una tua “personale” classifica.
#grazie !
Ciao Fabrizio, come hai visto di ciascun tool ho elencato pro e contro, questo perché in definitiva non ho trovato il tool assoluto che mi abbia fatto dire: ecco questo è perfetto!
Per avere una buona prospettiva ne devi utilizzare almeno un paio insieme…forse darei una stellina in più a Tweetarchivist e Ritetag per la ricchezza di dati, ma restano anche loro incompleti.
Grazie a te 😉
[…] di più? Benissimo! Basta andare sul sito della nostra Camp Counselor valijolie per leggere l’articolo più completo mai scritto in italiano su hashtags e strumenti […]
[…] tool specializzato per la ricerca degli hashtag. Te ne ho già parlato nella Guida agli hashtag, elencandolo tra gli strumenti più interessanti e oggi vediamo nel dettaglio come può esserti […]
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